venerdì 19 gennaio 2018

Risotto alla zucca con fonduta di pecorino


Mia nonna ha origini lodigiane. Come si dice dalle nostre parti è "della Bassa", perché la zona di Lodi è geograficamente posta nella bassa pianura padana.  Il territorio è attraversato dal Fiume Adda e anticamente era una zona paludosa e insalubre. Tuttavia, grazie ai monaci benedettini e alle opere di bonifica si è trasformata in una delle aree più fertili d'Europa. 
Ogni autunno i miei zii, che ancora abitano nelle campagne lodigiane, ci riforniscono di zucche berette piacentine coltivate da un contadino del posto. 
Questi preziosi frutti (si, la zucca è un frutto!) sono adatti alla lunga conservazione invernale e messi in cantina durano mesi. Hanno la caratteristica forma a turbante, che le rende simili a un berretto (da qui il nome). La superficie è bugnosa di colore verde piombo, la polpa è di colore giallo, è molto soda e priva di fibrosità. Ha un elevato tenore zuccherino e risulta molto gustosa.
A mio parere è la zucca più buona in assoluto, sarà anche perché mi ricorda l'infanzia!
Vista la mia scorta in cantina, ho deciso di preparare un buon risottino accompagnato da una fonduta di pecorino...

INGREDIENTI per 4 persone:

- Per il risotto:
320 g di riso arborio 
500 g di zucca beretta piacentina 
1 cipollotto
4 cucchiai da tavola di olio evo 
30 gr di burro 
mezzo bicchiere di vino bianco
1,5 l di brodo vegetale 
40 g di parmigiano reggiano
sale e pepe q.b. 

- Per la fonduta:
125 g di pecorino
50 ml di latte

PROCEDIMENTO:

Tagliate il pecorino a fette molto sottili e fate riposare per circa un'ora in un luogo fresco cosicché si ammorbidisca.
Mettete il brodo a scaldare.
Affettate finemente il cipollotto. Mettete in una padella dai bordi alti e antiaderente l'olio evo e metà del burro e una volta caldi unite il cipollotto e cuocete a fiamma bassa. 
Sbucciate la zucca e tagliatela a tocchetti non troppo grandi e possibilmente tutti della stessa dimensione. Unite la zucca al cipollotto e fate rosolare.
Unite il riso e lasciate tostare finché i chicchi non diventano traslucidi e si sprigiona il profumo del riso tostato.
Sfumate con il vino bianco.
Continuate a far cuocere il riso unendo il brodo (che deve essere sempre bollente, altrimenti fermerà la cottura) mano a mano che si asciuga. Aggiustate di sale.

Nel frattempo preparate la fonduta. Prendete il pecorino precedentemente affettato e fatelo scaldare a fuoco basso con il latte avendo cura di mescolare finché non si sarà sciolto completamente. 

A cottura del risotto quasi ultimata, spegnete la fiamma, mantecate con il burro e il parmigiano. Fate riposare il risotto per un paio di minuti. 
Servite in un piatto piano in modo che il riso non continui la cottura e aggiungete una grattugiata di pepe.
Guarnite con qualche goccia di fonduta stando attenti a non esagerare per far sì che il gusto del pecorino non copra la delicatezza della zucca.




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